Il Comitato Centrale dell’“Alleanza del Lavoro” cede i poteri ad un “Comitato Segreto di Azione” (L’Ordine Nuovo, 1 agosto 1922)
Il C. C. dell’Alleanza del Lavoro, di fronte all’ormai chiaro divisamento delle schiere azionarie di tentare un assalto “in forze” agli organi dello Stato, assalto che è già in via di effettuazione e che urge di spezzare senza ulteriori indugi; non ritenendo di avere sufficienti poteri per ordinare e dirigere l’azione difensiva del proletariato – che deve essere pronta, agile e decisiva quale il momento gravido di pericoli richiede – ha convocato d’urgenza le Organizzazioni da esso rappresentate per le opportune sollecite decisioni.
Dopo un’ampia relazione sull’opera svolta in preparazione sul fronte unico della classe lavoratrice – che presenta, oggi, piena capacità di resistenza e d’azione – il C. C. ha rimesso il mandato nelle mani delle Organizzazioni responsabili.
Seduta stante, i rappresentanti delle Organizzazioni nazionali hanno proceduto alla nomina di un Comitato Segreto d’Azione con pieni poteri.
Il Comitato Segreto, appena nominato, si è radunato separatamente per deliberare sul da farsi.